Debito

mercoledì 5 marzo 2014

ARMI CHIMICHE SIRIANE: L'ALBANIA RIFIUTA E L'ITALIA ACCETTA. AFFONDATE AL LARGO DELLA CALABRIA



di Gianni Lannes


Un'esemplare lezione civile. Il paese delle aquile è uno Stato di diritto, una nazione civile dove la voce del popolo conta veramente. E così il primo ministro Rama ha rispedito al mittente Obama l'offerta di accogliere i letali gas siriani. Dopodiché la scelta è fatalmente ripiegata sulla colonia Italia per effettuare la distruzione. Per giunta senza consultare il popolo tricolore: ma questo è un dettaglio trascurabile nello Stivale delle banane. Poi, il lavoro sporco l'ha fatto la solita disinformazione di regime sostenendo che si trattava di roba innocua, che sarebbe stata inertizzata dagli stregoni in divisa dello zio Sam. Le solite balle a stelle e strisce da 70 anni. Un  fatto è certo: gli scarti chimici pericolosi e tossici sono stati affondati al largo della Calabria. Grazie a Napolitano, Letta, e infine a mister Renzi che tace in materia. L'opposizione di M5s e di Grillo? Non pervenuta a nessun effetto positivo.

Il danno per l'ecosistema marino è irreversibile, come sa qualunque biologo marino che si non è venduto per la carriera o per i soldi. Le conseguenze ancora una volta, come nel caso delle bombe all'iprite, al fosforo e all'uranio impoverito inabissate dai sedicenti "alleati" angloamericani nell'Adriatico e nel Tirreno e mai bonificate, sono a totale carico della popolazione italiana, in primis dei mammiferi marini, in particolare di delfini, tartarughe caretta caretta, balene e capodogli, ma anche di pescatori e consumatori di pesce.

 

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...