Da giorni i media danno ampio spazio al terrificante triplice omicidio commesso a Milano all'alba di Sabato scorso da Mada Kabobo. Una vicenda che ha inevitabilmente colpito profondamente l'opinione pubblica, e non poteva essere altrimenti vista l'estrema crudezza dei fatti; un episodio degno di un film horror. Lascia basiti la gratuità con la quale Kabobo ha tolto la vita a tre persone "colpevoli" solo di essersi trovate nel posto sbagliato al momento sbagliato.
La questione ha suscitato un acceso dibattito e scatenato un "caso politico", con i partiti del centrodestra che - dimenticando di aver governato per molti anni senza fare niente di significativo, anzi tagliando a più riprese i finanziamenti alle forze dell'ordine - non hanno perso questa "ghiotta occasione" per fare propaganda, facendo leva sulla rabbia, lo sdegno, la commozione dei cittadini.
Il centrodestra ha subito cavalcato la tigre, muovendo accuse nei confronti del centrosinistra, accusato di essere troppo accondiscendente nei confronti degli immigrati irregolari: ed è innegabile che larga parte del centrosinistra sia (falsamente) benevolo nei confronti degli immigrati clandestini, che oggi più che mai, a causa della crisi, non riescono ad essere assorbiti dal tessuto sociale italiano.
Ma che a muovere certe accuse siano forze politiche che hanno governato per molti anni senza affrontare seriamente la questione, strumentalizzata esclusivamente per prendere voti, è assurdo: tra l'altro proprio i governi di centrodestra hanno effettuato i tagli più pesanti al "compartimento sicurezza", con le forze dell'ordine che talvolta non hanno nemmeno i soldi per mettere benzina alle pattuglie e garantire presenza sul territorio, oltre al "blocco del turn over".
La questione ha suscitato un acceso dibattito e scatenato un "caso politico", con i partiti del centrodestra che - dimenticando di aver governato per molti anni senza fare niente di significativo, anzi tagliando a più riprese i finanziamenti alle forze dell'ordine - non hanno perso questa "ghiotta occasione" per fare propaganda, facendo leva sulla rabbia, lo sdegno, la commozione dei cittadini.
Il centrodestra ha subito cavalcato la tigre, muovendo accuse nei confronti del centrosinistra, accusato di essere troppo accondiscendente nei confronti degli immigrati irregolari: ed è innegabile che larga parte del centrosinistra sia (falsamente) benevolo nei confronti degli immigrati clandestini, che oggi più che mai, a causa della crisi, non riescono ad essere assorbiti dal tessuto sociale italiano.
Ma che a muovere certe accuse siano forze politiche che hanno governato per molti anni senza affrontare seriamente la questione, strumentalizzata esclusivamente per prendere voti, è assurdo: tra l'altro proprio i governi di centrodestra hanno effettuato i tagli più pesanti al "compartimento sicurezza", con le forze dell'ordine che talvolta non hanno nemmeno i soldi per mettere benzina alle pattuglie e garantire presenza sul territorio, oltre al "blocco del turn over".
Quello che invece nessuno sembra aver evidenziato nel modo dovuto è il fatto che questo tizio ha scorrazzato indisturbato per circa due ore, con un piccone in mano, in un quartiere di Milano.
Tra la prima e l'ultima aggressione sono trascorsi 90 minuti. Si spostava a piedi, camminando "tranquillamente" in mezzo alla strada con il piccone in mano, in un'area molto circoscritta. Quando sono sopraggiunti i Carabinieri non ha opposto resistenza: era in stato confusionale (ai militari ha detto di avere fame). Non sembra aver agito con strategia e viene da pensare che sarebbe bastato un giro di perlustrazione nel quartiere per rintracciarlo e fermarlo. "Caccia all'uomo" che forse sarebbe dovuta scattare in tempi più rapidi.
I LUOGHI DELLA MATTANZA
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Tralasciando le responsabilità "politiche" del caso, sarebbe interessante sapere come è possibile che a Kabobo sia stato concesso tutto quel tempo; se l'intervento delle forze dell'ordine fosse stato tempestivo, l'epilogo dei fatti sarebbe potuto essere molto diverso, visto che la prima aggressione è avvenuta alle ore 5.00 (la vittima ha è stata ferita ad un braccio) la seconda alle ore 5.15 (un lavoratore ferito alla testa) mentre la prima delle tre aggressioni risultata fatale è avvenuta alle 6.22, ben 82 minuti dopo circa.
Sarebbe pertanto opportuno conoscere l'orario in cui sono state allertate le forze dell'ordine: quanto tempo è passato, con precisione, dal momento in cui sono state allertate a quello in cui sono passate all'azione? Quali i motivi che hanno impedito un tempestivo intervento?
Con questo, non intendiamo assolutamente muovere accuse o attribuire responsabilità alle forze dell'ordine, che a causa dei ripetuti 'tagli' fatti al compartimento sicurezza da tutti gli ultimi governi, ed in particolare da Tremonti, in molte realtà sono costrette a operare in una situazione di oggettiva difficoltà: mancano i soldi per le uniformi, talvolta persino per mettere benzina alle pattuglie e garantire un'adeguata presenza sul territorio, oltre al "blocco del turn over" che ha provocato il sottodimensionamento di molte caserme.
In ogni caso, qualsiasi siano i motivi che hanno impedito un rapido intervento delle forze dell'ordine, crediamo che debba essere fatta luce sulla vicenda: gli italiani abbiano diritto di conoscere i dettagli di una questione che è costata la vita a 3 onesti cittadini.
Alla vicenda i mass media hanno dedicato fiumi di inchiostro e di parole; hanno intervistato i residenti del quartiere, persone che casualmente hanno scampato il pericolo, gli amici e persino i parenti delle vittime, hanno imbastito il solito teatrino funzionale solo a fare audience, ma non a fare chiarezza sui fatti: anzi, hanno cercato di deviare l'attenzione del pubblico alimentando la solita inutile schermaglia politica tra centrodestra e centrosinistra...
La colpa e' degli italiani anzi no e' dei politici ... e quell'assassino che colpa ha?
RispondiEliminaNessuna poverino e' una vittima ...
FATE SCHIFO SCHIFO SCHIFO SCHIFO SCHIFO