Debito

venerdì 8 marzo 2013

A cosa serve la moda


L’avvicendarsi delle mode fa sì che vestiti che andrebbero ancora bene dal punto di vista funzionale (cioè coprono, tengono caldo o freschi, a seconda della stagione) diventino obsoleti appunto perchè non più “di moda“. Questa era la giustificazione che avevo sempre creduto (e credo anche la maggioranza di noi): la moda serve per vendere di più, per fare in modo che la gente compri dei capi di abbigliamento anche se non ne avrebbe strettamente bisogno.  E probabilmente questa spiegazione è vera, ma non credo sia l’unica, nè tantomeno la principale.

Nel video che vedete, David Icke spiega bene come la paura di quello che diranno gli altri di noi fa’ sì che uno degli strumenti più potenti di controllo delle masse sia la creazione di norme: cosa è giusto e cosa è sbagliato, cosa è bello e cosa no, cosa è in e cosa è out, per tornare alla moda. E questo ha come effetto che i controllori diventiamo noi stessi nei confronti dei nostri fratelli: grazie alla creazione delle norme si ha un esercito sterminato (praticamente l’intera umanità) di guardiani, che stanno a vedere se si è “nella norma” o “fuori dalla norma“.

Ma perchè abbiamo questo desiderio di omologazione, di appartenenza? Abbandonata, trascurata, calpestata la diretta figliolanza, la discendenza dall’Onnipotente, dall’Eterno, dal Grande Re Assoluto dell’Universo, ci sentiamo soli, sperduti, indifesi. Per questo abbiamo bisogno di associarci ad un gruppo, di omologarci agli altri per essere meno indifesi.

Quindi: consci di essere “figli del Re“, smettiamola di avere paura se non siamo uguali agli altri, se non siamo omologati al gruppo; la nostra unicità e diversità è la cosa più bella che abbiamo, siamo stati creati così e non dobbiamo appiattirci per non restare soli. E smettiamo, una buona volta, di giudicare.




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