Debito

mercoledì 22 maggio 2013

Qabbalà e Piramide di Chefren: i misteri del 137

chefren 300x229 Qabbalà e Piramide di Chefren: i misteri del 137

di Monica Benedetti & Armando Mei

Trovarsi, profani, di fronte alla sacralità del 137, è stato come per un bambino entrare per la prima volta in un Luna Park… Abbiamo dedicato molto del nostrotempo alle descrizioni di questo numero, che spaziavano dalla Scienza più all’avanguardia alla Qabalà; dalla spicciola numerologia agli Archetipi; dalla filosofia Orientale alle stelle… Il 137 è un numero puro, ciò significa che non ha dimensioni e significa anche che, un qualunque essere, in qualunque parte dell’Universo, utilizzando proprie unità di misura per l’elettromagnetismo, per la velocità della Luce e per la costante di Planck, otterrebbe sempre e comunque il numero 137…! Questo è il valore proporzionale che restituisce la Seconda Piramide di Giza, la Piramide di Chefren!
Nella Qabalà esso è la sequenza:
Quf-Beit-Lamed-Hey ovvero 100 – 2 – 30 – 5
Quf o Kaf è la lettera ebraica che negli archetipi ha il significato di “penetrare”, quindi entrare, varcare.
Beit o Beth è la casa di Dio.
Lamed è l’archetipo per la funzione “misura”.
Hey o Hè significa Vita…
“Entrare nella casa divina della misura della vita! Questo c’era scritto nei numeri della Seconda Piramide!
kabapiramide Qabbalà e Piramide di Chefren: i misteri del 137
Quello che potete vedere sopra sono le lettere ebraiche che servono per scrivere il significato del numero 137 ed esso è: Qabbalà!!!
Questo numero ha in sé la rivelazione intera ed indica, come dice la parola che lo vocalizza, l’atto del ricevere. Chi ha ricevuto la Qabbalà, ha ottenuto la conoscenza dell’Antica Tradizione, da Adamo ad oggi…dell’Albero della Vita.
Il numero 100 è il quadrato del 10, dunque riveste un’importanza particolare nella cultura pitagorica, in cui veniva considerato numero divino proprio per la sua derivazione dal 10… è la completezza, l’uno nello zero ovvero l’unità nell’universo. Cabalisticamente il 100 è associato alla Santità, all’ideale di essere al di sopra del bene e del male, puro e libero. Determina il ciclo che si compie per ripetersi… per ricominciare.
Il secondo numero appartenente alla relazione  cabalistica numero-lettera, che compone il valore 137, è il 2. E’ primariamente espressione della dualità, di quegli opposti che, unendosi, formano la triade, il prodotto dell’unità che diviene, in tal modo, manifesta. In lettere ebraiche è la Beth, la seconda nell’alfabeto, che indica la Casa di Dio. E’ il contenitore, la matrice universale che contiene la forma; Beth è il Graal, il contenitore sacro del Sangue di Cristo.
Proseguendo, ci troviamo di fronte il 30. E’ sicuramente importante rilevare che, nell’ordine seguito finora, a parte gli zeri, abbiamo il tre nella sua giusta posizione dopo l’uno e il due, quindi potremmo definirlo come il prodotto, la risultante, dei primi due. Esso diviene così un numero rilevante al pari dei precedenti, in quanto espressione della trinità manifesta, associato alla funzione archetipale di rotazione, dunque al ciclo della vita-morte-vita al quale ogni cosa vivente è sottoposta in questa dimensione. Tre è il numero geometrico del tetraedro, la forma molecolare di base, al quale viene associato il nome di Dio…
Il significato dell’ultimo numero identificante, cabalisticamente, il 137, non poteva che mettere la ciliegina sulla torta alle interpretazioni precedenti; l’ovvio epilogo della rivelazione!
Il 5 apre le sue pagine e racconta la storia dell’uomo divenuto se stesso, quell’immagine a somiglianza divina che ha preso forma e si è evoluta fino alla sua massima espressione. Il cinque è l’essere mediano tra la terra e il cielo, non ancora dio ma perfettamente uomo. Nell’archetipo è la E’, l’espressione della vita, graficamente simboleggiato dall’ Albero posto al centro dell’universo, tramandato come quell’Albero dal quale Adamo trasse la conoscenza del segreto della vita.
La Piana di Giza, con le sue colossali e misteriose costruzioni, conduce l’uomo alla verità riguardante le proprie origini. Una verità che contiene in sé le fattezze dell’Assoluto, perché unione di Scienza e Fede, di Terra e Cielo… E’ l’apoteosi della conoscenza nella sua interezza!
Nei rapporti tra base ed altezza delle tre sorelle, oltre al “miracoloso” 137, erano apparsi altri numeri significativi cioè il 3 e il 5, che abbiamo ampiamente analizzato, il 7 e l’11… numeri non casuali che dimostrano come le tre montagne artificiali contengono l’intero Libro della Creazione… ed esso si manifesta attraverso i processi scientifici descritti nel nostro ultimo lavoro “La Porta del Cielo”… Nel 137 si compie la sublimazione dello Spirito sulla Materia… tra le ciclopiche mura delle Tre Sorelle di Giza…

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