Debito

giovedì 6 marzo 2014

Tony Blair ed i suoi strani silenzi sulla vaccinazione del figlio



Nel 2001 il leader inglese Tony Blair si era rifiutato di rispondere ad una domanda personale sulla vaccinazione del proprio figlio Leo. Adducendo come motivazione il rispetto della privacy della propria famiglia si era rifiutato di rispondere alla semplice domanda: "suo figlio Leo ha ricevuto il vaccino MPR (Morbillo, Parotite, Rosolia)?"

Potete trovare conferma di quanto su esposto nell'articolo del 2001 sul quotidiano The guardian intitolato "Blair silent over MMR jab for Leo" (Blair è rimasto in silenzio riguardo alla vaccinazione MPR di Leo) e nel più recente articolo "Tony Blair should have gone public over Leo's MMR jab, says Sir Liam Donaldson" (Tony blair avrebbe dovuto rilasciare una dichiarazione pubblicasulla vaccinazione MPR di Leo, afferma Sir Liam Donaldson).

La prima cosa che viene in mente è ovviamente che se Tony Blair avesse vaccinato il proprio figlio non avrebbe avuto nessun motivo per nasconderlo, tanto più che si tratta di una terapia preventiva raccomandata dal ministero della salute britannico e condivisa dalla grande maggioranza (circa il 90% se non di più) dei cittadini. Eppure si è rifiutato di rispondere adducendo la cosiddetta "privacy".

Personalmente sono più che convinto che una persona del calibro di Blair, così in alto nella gerarchia del potere, sia abbastanza bene informata dei pericolosi effetti collaterali dei vaccini, ma ciò non ostante c'è qualcosa che non mi convince nemmeno in questa sua reticenza.

Se fosse davvero contrario alla vaccinazione del proprio figlio non potrebbe ugualmente annunciare di averlo vaccinato? I politici sono personaggi ben noti per la loro abilità nel di camuffare la realtà ed ingannare la popolazione.  Tony Blair, assieme al suo collega americano Bush, ha inventato la storia delle "armi di distruzione di massa irachene" per motivare una lunga, sanguinosa, inutile guerra nel Medio Oriente.

Ma forse in questo caso ha avuto davvero difficoltà a produrre un documento falso attestante una vaccinazione mai eseguita (eppure so di persone che non hanno vaccinato i bambini grazie ad un medico compiacente che ha certificato una vaccinazione mai somministrata).

Un articolo del Daily Mail ci informa invece che la Regina avrebbe invece agito in maniera esemplare informando la stampa che i propri figli erano stati vaccinati contro la poliomielite: "How the Queen set an example to Cherie and Tony Blair over child vaccine"  (Come la regina è stata un esempio per Cherie e Tony Blair riguardo alla vaccinazione dei figli). In questo caso invece mi permetto di essere totalmente certo che la regina sia informatissima dei pericolosi effetti delle vaccinazioni che elle concorre ad imporre ai sudditi ma che certamente non fa somministrare ai suoi figli. La regina è infatti uno dei personaggi al vertice della piramide della massoneria internazionale, e sono certo che non ha alcunissimo problema a far figurare i propri figli come se fossero vaccinati; stiamo parlando della regina d'Inghilterra, ogni suo desiderio è un ordine. Ricordiamo che la regina presiede il super elitario ordine dei cavalieri di San Giovanni e che persino wikipedia conferma l'appartenenza di suo marito alla massoneria (http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_di_Edimburgo).

Del resto anche l'altro personaggio che compare in questa storia non è particolarmente inclino a dire la verità. Sir Liam Donaldson alto funzionario del ministero della sanità britannica che rimprovera a Tony Blair per il suo silenzio sulla vaccinazione del figlio, è noto per avere annunciato che l'influenza suina avrebbe causato 65.000 morti nella sua nazione, alimentando paure infondate e spingendo la gente ad assumere inutili farmaci ed a sottoporsi ad una vaccinazione a dir poco discutibile, che tanti profitti ha portato alle multinazionali del farmaco.
 

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